giovedì 16 ottobre 2014

Economia Aziendale - Parte 3

Economia Aziendale - Parte 3

L’acquisizione delle risorse: il capitale di rischio e il capitale di debito

La prima operazione è quella di conferimento da parte dei soci di risorse sotto forma di un aumento di capitale proprio. Un’altra modalità per finanziare l’attività imprenditoriale è l’indebitamento. In sostanza, la società stipula un contratto allo scopo di acquisire pro tempore una disponibilità di denaro che deve essere completamente restituita al termine del periodo stabilito dal contratto. Le risorse che la società acquisisce con queste modalità sono chiamate mezzi di terzi. In sostanza, i mezzi di terzi devono essere completamente restituite al termine del periodo e durante il periodo la società che ha contratto il debito riconosce al proprio finanziatore una sorta di affitto (interessi) per l’utilizzo di queste risorse. Gli interessi sono stabiliti sulla base di un tasso fisso (viene applicato lo stesso tasso di interesse per tutta la durata del contratto) o di un tasso variabile.
In linea generale,una società per recuperare le risorse di cui necessita per condurre le proprie attività imprenditoriali entra in contatto con soggetti(singole persone, banche, società finanziarie, società di investimento) che forniscono queste risorse sotto forma di capitale proprio (per la società) o mezzi di terzi. I mezzi di terzi acquisiti per finanziare in modo esplicito le attività imprenditoriali della società costituiscono i debiti finanziari della società stessa. La maggior parte di questo indebitamento finanziario della società è nei suoi confronti di operatori del mercato finanziario(tipicamente le banche). L’indebitamento che le società hanno nei confronti delle banche è classificato in funzione della scadenza del debito:
   breve termine:scadenza entro 12 mesi
   medio/lungo termine scadenza oltre i 12 mesi

Il principale finanziamento diretto a breve termine è l’apertura di credito in conto corrente, che è un contratto in base al quale la banca si obbliga a tenere a disposizione della società affidata, per un periodo di tempo, una somma di denaro che può essere utilizzata in modo discrezionale sulla base delle necessità della società e ripristinata con successivi versamenti. I principali finanziamenti diretti a medio-lungo termine sono costituiti dai mutui. Questa è un operazione che prevede l’erogazione di una somma di denaro la cui restituzione da parte della società avviene secondo un piano di rimborso che stabilisce periodicità e ammontare delle rate. Queste ultime forme di finanziamento sono di norma utilizzate per finanziare investimenti di durata pluriennale. Tali benefici sono rappresentati  dall’entrata di risorse finanziarie (denaro) resa possibile dalla vendita dei prodotti realizzati tramite l’utilizzo degli investimenti fatti. La quantificazione dell’ammontare del finanziamento non è solamente determinata in funzione del fabbisogno necessario per finanziare le attività imprenditoriali della società, ma anche in funzione della capacità che la società ha di restituire il debito contratto secondo quanto è stabilito contrattualmente.

Modelli di rappresentazione del funzionamento delle aziende

È necessario quindi capire come le aziende funzionano facendo riferimento a un modello che sia in grado di astrarre dalle caratteristiche delle singole realtà e che abbia una valenza generale. Vi sono molti modelli che analizzano il funzionamento delle aziende.
La gestione aziendale è scomposta in una serie di atti elementari (operazioni) che sono analizzati utilizzando un’unità di misura omogenea (il denaro). Tali operazioni alimentano contatti e scambi con altri operatori economici (banche, società finanziarie, fornitori, lavoratori, ecc..) con i quali l’azienda conduce scambi finalizzati all’acquisizione dei fattori produttivi necessari alla conduzione delle proprie attività e alla collocazione dei propri beni o all’erogazione dei propri servizi. Le operazioni della gestione che un’azienda mette in atto possono essere classificate in operazioni di interna gestione e operazioni di esterna gestione. Nel momento in cui l’azienda acquisisce capitale dai soci, l’azienda cede quote di capitale di proprietà e il diritto sulla ricchezza futura che è in grado di generare. Il valore di queste quote è misurato in denaro che l’azienda riceve, E' possibile affermare che l’azienda sta effettuando degli investimenti finalizzati all’ottenimento di fattori produttivi: in altre parole, l’azienda sta acquisendo condizioni di produzione positive in quanto la disponibilità di questi fattori aumenta. Ogni operazione è osservabile secondo una duplice prospettiva:quella del bene oggetto dello scambio e quella,opposta, del denaro che determina il valore del bene scambiato. Quest’ultimo è l’aspetto originario dello scambio perché fa riferimento alle variazioni delle grandezze di denaro(numerario)causate dalla gestione e permette di misurare il valore del bene oggetto dello scambio. Il primo aspetto, invece, si configura come un correlato aspetto derivato. Esso fa riferimento al bene oggetto dello scambio. Il modello dei circuiti si fonda quindi su un processo di astrazione relativo alle modalità di funzionamento delle aziende. Inizialmente un’azienda recupera le risorse necessarie per svolgere le proprie attività di produzione di beni o di erogazione dei servizi. Le risorse possono provenire da parte dei soci (conferimento), o dall’azienda grazie alla ricchezza accumulata con lo svolgimento delle proprie attività imprenditoriali (autofinanziamento), e per mezzo dell’accensione di finanziamenti diretti che costituiscono i mezzi di terzi vengono impiegate per l’acquisizione di fattori produttivi necessari alla conduzione dei processi di produzione (finanziamento). Le risorse monetarie (il denaro) così acquisite costituiscono fattori produttivi generici. Sono definiti in questo modo per il loro elevato livello di fungibilità nel senso che possono essere utilizzati con estrema flessibilità per acquisire dei fattori produttivi specifici. Questi ultimi sono necessari per condurre i processi di produzione e realizzazione di beni. I fattori produttivi specifici sono da porre in relazione con gli specifici cilci produttivi nei quali sono utilizzati.
Fattori produttivi a fecondità semplice: fattori produttivi che esauriscono la loro utilità nell’ambito di un unico processo produttivo o nell’erogazione di un solo servizio.
Fattori produttivi a fecondità ripetuta: fattori produttivi utilizzati in più processi produttivi.(macchinari, attrezzature)

All’interno del modello dei circuiti, possiamo individuare una sorta di sequenza logica delle operazioni di gestione che possono essere raggruppate in quattro classi riguardanti le attività di:
   Finanziamento
   Acquisizione di fattori produttivi specifici
   Trasformazione
   Vendita

Le 4 classi delle operazioni di gestione possono essere raggruppate in 2 macro-categorie:
   Ciclo dei Finanziamenti
   Ciclo produttivo della gestione


Il primo riguarda il modo in cui l’azienda acquisisce fattori produttivi generici (capitale proprio e mezzi terzi) e remunera gli apportatori di tali risorse, il secondo riguarda i processi di acquisizione di fattori produttivi specifici, le modalità di ottenimento dei prodotti e la loro vendita nel mercato.

Il circuito della produzione

Il motivo dell’esistenza di un’azienda è la domanda di beni o servizi rispetto ai quali dei soggetti sono disposti a pagare per acquisirne la disponibilità. Pertanto, il cuore l’attività aziendale risiede nella produzione di beni o nell’erogazione di servizi. I mezzi monetari reperiti sui mercati dei capitali sono impiegati nello svolgimento delle attività di produzione che consistono in un insieme di azioni coordinate finalizzate dalla trasformazione dei fattori produttivi in prodotti o in servizi. L’attività di produzione si suddivide in 3 momenti:
   L’acquisizione di fattori produttivi, cioè beni e servizi (input) necessari per mettere in atto le combinazioni produttive, semplici o complesse, indispensabili per tradurre i fattori produttivi in prodotti (output).
   L’attività tecnica di svolgimento dei processi di produzione
   La vendita, cioè il collocamento nei mercati di sbocco degli output ottenuti

Quando si parla di combinazione produttiva non si deve far riferimento a una logica riduzionista del concetto di trasformazione, dove cioè il concetto è relativo a una trasformazione fisica di un fattore produttivo. il concetto di produzione è più ampio. Ci si riferisce anche a una trasformazione spazio-temporale dove l’attività consiste nel trasformare i fattori produttivi in prodotti disponibili ai consumatori. I mezzi monetari sono impiegati per l’acquisizione di fattori produttivi specifici. I mezzi monetari quindi sono ceduti ai fornitori di fattori produttivi specifici in cambio della disponibilità di tali fattori. Il fattore della produzione generico”denaro” è pertanto investito nei mercati di approvvigionamento per donare l’azienda di una serie di fattori specifici e funzionali alla creazione di prodotti e/o servizi. Al termine dello svolgimento della combinazione produttiva i prodotti o servizi sono ceduti ai clienti di sbocco e pertanto per l’azienda rappresentano un disinvestimento di risorse impiegate. La cessione dei beni prodotti rappresenta,sempre per l’azienda,il mezzo tramite il quale avviene il rientro dei mezzi monetari in precedenza investiti per l’acquisizione dei fattori di produzione. Quindi, in prima sintesi, il circuito di produzione mette in contatto un’azienda con 2 mercati differenti:
   Il mercato dei fattori produttivi
   Il mercato di vendita

Con il primo, o meglio con i soggetti che operano nel primo,sono attivate le operazioni di scambio che portano all’acquisizione di fattori di cambio della cessione di mezzi monetari, mentre con i soggetti che operano ne secondo vi è la vendita di prodotti o servizi alla cui cessione corrisponde un’acquisizione di mezzi monetari. Le attività che caratterizzano il circuito della produzione sono osservate secondo una linea di confine tra i 2 aspetti della gestione:
   Aspetto numerario: collegato alle variazioni di denaro certe o di valori assimilabili che si sostituiscono pro tempore al denaro
   Aspetto economico: collegato alla formazione della ricchezza aziendale a seguito dell’acquisizione dei fattori produttivi e della cessione dei prodotti e servizi

Tali variazioni numerarie misurano il valore dei fattori produttivi acquisiti (costi). Il circuito della produzione è quindi collegato alla formazione dei costi e dei ricavi. I primi sono misurati dal denaro che esce a fronte dell’acquisizione dei fattori che entrano ne processo produttivo, mentre i secondi sono misurati dal denaro che entra (o che entrerà) in azienda a fronte dei beni e dei servizi che sono ceduti al mercato. I costi e i ricavi sono le componenti elementari per misurare in modo analitico il modificarsi della ricchezza aziendale. La distinzione dell’aspetto economico è allora importante in quanto per la determinazione della ricchezza generata dalle attività imprenditoriali di una società (risultato economico) si confronta il valore dei beni che sono stati utilizzati nei processi (costi) con il valore dei beni e dei servizi ceduti (ricavi).

Il circuito dei finanziamenti

Se l’attività principale dell’azienda è lo svolgimento delle proprie attività di produzione allo scopo di soddisfare le esigenze dei clienti, l’azienda richiede risorse finanziarie (fattori produttivi generici) per investire nell’acquisizione di fattori produttivi specifici. Di conseguenza, l’azienda è strutturalmente coinvolta in una serie di attività finalizzate al recupero delle risorse finanziarie necessarie allo svolgimento delle proprie attività imprenditoriali. Può anche accadere che nel corso dello svolgimento della propria attività l’azienda abbia a disposizione, pro tempore, delle risorse finanziarie in eccesso rispetto alle proprie necessità e quindi potrebbe valutare l’opportunità di cedere, pro tempore, tali risorse ad altri operatori economici. Dal circuito dei finanziamenti passivi (nel caso si debbano recuperare risorse finanziarie) o attivi (nel caso le risorse finanziarie siano cedute). Il circuito dei finanziamenti passivi a sua volta è articolato in un circuito del capitale di proprietà è un circuito dei finanziamenti di terzi. Il primo è alimentato dalle operazioni necessarie a recuperare risorse finanziarie tramite apporti da parte dei soci (capitale proprio) e il secondo con l’accensione di debiti con altri soggetti (mezzi terzi).
Per motivi di chiarezza analizziamo separatamente il circuito dei finanziamenti passivi (recupero di risorse finanziarie) e attivi (impiego di risorse finanziarie) evidenziando le classi di valori coinvolte nello scambio.
Le operazioni del circuito dei finanziamenti passivi collegati al capitale di proprietà possono essere osservate secondo una duplice prospettiva:
   Aspetto numerario:legato alle entrate e alle uscite di mezzi monetari
   Aspetto economico:rappresentato dalla modifica del capitale di proprietà,cioè la variazione di ricchezza conferita dai soci e che gli stessi soci hanno deciso di vincolare nell’azienda

Allo stesso modo per il circuito dei finanziamenti passivi collegati al capitale di prestito è possibile osservare le operazioni secondo questa duplice prospettiva:
   Aspetto numerario: legato alle entrate e alle uscite di mezzi monetari
   Aspetto economico: rappresentato dall’accensione e dall’estinzione dei debiti di finanziamento

Per il circuito dei finanziamenti attivi collegati agli impieghi di risorse finanziarie è possibile osservare le operazioni secondo questa duplice prospettiva:
   Aspetto numerario: legato alle entrate e alle uscite di mezzi monetari
   Aspetto economico: rappresentato dalla concessione e restituzione di crediti di finanziamento

analizzando con maggior attenzione le dinamiche collegate all’acquisizione e cessione di finanziamenti, si deve considerare che il soggetto debitore sostiene oneri (interessi passivi) per la disponibilità pro tempore di un ammontare di risorse monetarie non di proprietà.Tali oneri aumentano l’importo di denaro necessario per l’estinzione di debito. Simmetricamente chi concede un finanziamento consegue dei provenienti (provenienti finanziari) per aver ceduto pro tempore questa disponibilità di denaro. Quindi emerge una differenza tra l’ammontare del finanziamento preso a prestito e quello restituito, o simmetricamente, tra quello concesso e quello restituito. Solamente la differenza tra il concesso e il restituito rappresenta una variazione della ricchezza aziendale. Dall’aspetto finanziario deriva invece quello economico connesso alla formazione del capitale di proprietà, per effetto della capitalizzazione garantita dai soci ma anche per effetto delle operazioni di gestione che misurano costi e ricavi di natura finanziaria. Si procede pertanto a isolare:
   Il settore finanziario che accoglie sia l’aspetto monetario(numerario) della gestione sia i crediti e i debiti di finanziamento
   Il settore economico che accoglie i valori i quali contribuiscono alla formazione della ricchezza aziendale,della dinamica del capitale di proprietà agli oneri e proventi finanziari misurati dalla differenza tra l’importo erogato del finanziamento e quanto restituito 


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