Economia Aziendale - Parte 3
L’acquisizione
delle risorse: il capitale di rischio e il capitale di debito
La
prima operazione è quella di conferimento
da parte dei soci di risorse sotto forma di un aumento di capitale
proprio. Un’altra modalità per finanziare l’attività imprenditoriale è l’indebitamento. In sostanza, la società
stipula un contratto allo scopo di acquisire pro tempore una disponibilità di
denaro che deve essere completamente restituita al termine del periodo
stabilito dal contratto. Le risorse che la società acquisisce con queste
modalità sono chiamate mezzi di terzi. In
sostanza, i mezzi di terzi devono essere completamente restituite al termine del
periodo e durante il periodo la società che ha contratto il debito riconosce al
proprio finanziatore una sorta di affitto (interessi) per l’utilizzo di queste
risorse. Gli interessi sono stabiliti sulla base di un tasso fisso (viene
applicato lo stesso tasso di interesse per tutta la durata del contratto) o di
un tasso variabile.
In
linea generale,una società per recuperare le risorse di cui necessita per
condurre le proprie attività imprenditoriali entra in contatto con
soggetti(singole persone, banche, società finanziarie, società di investimento)
che forniscono queste risorse sotto forma di capitale proprio (per la società) o
mezzi di terzi. I mezzi di terzi acquisiti per finanziare in modo esplicito le
attività imprenditoriali della società costituiscono i debiti finanziari della
società stessa. La maggior parte di questo indebitamento finanziario della
società è nei suoi confronti di operatori del mercato finanziario(tipicamente
le banche). L’indebitamento che le società hanno nei confronti delle banche è
classificato in funzione della scadenza del debito:
• breve termine:scadenza entro 12 mesi
• medio/lungo termine scadenza oltre i 12
mesi
Modelli
di rappresentazione del funzionamento delle aziende
È
necessario quindi capire come le aziende funzionano facendo riferimento a un
modello che sia in grado di astrarre dalle caratteristiche delle singole realtà
e che abbia una valenza generale. Vi sono molti modelli che analizzano il
funzionamento delle aziende.
La
gestione aziendale è scomposta in una serie di atti elementari (operazioni) che
sono analizzati utilizzando un’unità di misura omogenea (il denaro). Tali
operazioni alimentano contatti e scambi con altri operatori
economici (banche, società finanziarie, fornitori, lavoratori, ecc..) con i quali
l’azienda conduce scambi finalizzati all’acquisizione dei fattori produttivi
necessari alla conduzione delle proprie attività e alla collocazione dei propri
beni o all’erogazione dei propri servizi. Le operazioni della gestione che
un’azienda mette in atto possono essere classificate in operazioni di interna
gestione e operazioni di esterna gestione. Nel momento in cui l’azienda
acquisisce capitale dai soci, l’azienda cede quote di capitale di proprietà e il
diritto sulla ricchezza futura che è in grado di generare. Il valore di queste
quote è misurato in denaro che l’azienda riceve, E' possibile affermare che
l’azienda sta effettuando degli investimenti finalizzati all’ottenimento di
fattori produttivi: in altre parole, l’azienda sta acquisendo condizioni di
produzione positive in quanto la disponibilità di questi fattori aumenta. Ogni
operazione è osservabile secondo una duplice prospettiva:quella del bene
oggetto dello scambio e quella,opposta, del denaro che determina il valore del
bene scambiato. Quest’ultimo è l’aspetto originario dello scambio perché fa
riferimento alle variazioni delle grandezze di denaro(numerario)causate dalla
gestione e permette di misurare il valore del bene oggetto dello scambio. Il
primo aspetto, invece, si configura come un correlato aspetto derivato. Esso fa
riferimento al bene oggetto dello scambio. Il modello dei circuiti si fonda
quindi su un processo di astrazione relativo alle modalità di funzionamento
delle aziende. Inizialmente un’azienda recupera le risorse necessarie per svolgere
le proprie attività di produzione di beni o di erogazione dei servizi. Le
risorse possono provenire da parte dei soci (conferimento), o dall’azienda grazie
alla ricchezza accumulata con lo svolgimento delle proprie attività
imprenditoriali (autofinanziamento), e per mezzo dell’accensione di finanziamenti
diretti che costituiscono i mezzi di terzi vengono impiegate per l’acquisizione
di fattori produttivi necessari alla conduzione dei processi di
produzione (finanziamento). Le risorse monetarie (il denaro) così acquisite
costituiscono fattori produttivi
generici. Sono definiti in questo modo per il loro elevato livello di
fungibilità nel senso che possono essere utilizzati con estrema flessibilità
per acquisire dei fattori produttivi
specifici. Questi ultimi sono necessari per condurre i processi di
produzione e realizzazione di beni. I fattori produttivi specifici sono da porre
in relazione con gli specifici cilci produttivi nei quali sono utilizzati.
Fattori produttivi a fecondità semplice: fattori
produttivi che esauriscono la loro utilità nell’ambito di un unico processo
produttivo o nell’erogazione di un solo servizio.
Fattori produttivi a fecondità ripetuta: fattori
produttivi utilizzati in più processi produttivi.(macchinari, attrezzature)
All’interno
del modello dei circuiti, possiamo individuare una sorta di sequenza logica
delle operazioni di gestione che possono essere raggruppate in quattro classi
riguardanti le attività di:
• Finanziamento
• Acquisizione di fattori produttivi
specifici
• Trasformazione
• Vendita
Le
4 classi delle operazioni di gestione possono essere raggruppate in 2
macro-categorie:
• Ciclo dei Finanziamenti
• Ciclo produttivo della gestione
Il
primo riguarda il modo in cui l’azienda acquisisce fattori produttivi
generici (capitale proprio e mezzi terzi) e remunera gli apportatori di tali
risorse, il secondo riguarda i processi di acquisizione di fattori produttivi
specifici, le modalità di ottenimento dei prodotti e la loro vendita nel
mercato.
Il
circuito della produzione
Il
motivo dell’esistenza di un’azienda è la domanda di beni o servizi rispetto ai
quali dei soggetti sono disposti a pagare per acquisirne la
disponibilità. Pertanto, il cuore l’attività aziendale risiede nella produzione
di beni o nell’erogazione di servizi. I mezzi monetari reperiti sui mercati dei
capitali sono impiegati nello svolgimento delle attività di produzione che
consistono in un insieme di azioni coordinate finalizzate dalla trasformazione
dei fattori produttivi in prodotti o in servizi. L’attività di produzione si
suddivide in 3 momenti:
• L’acquisizione di fattori produttivi, cioè
beni e servizi (input) necessari per mettere in atto le combinazioni
produttive, semplici o complesse, indispensabili per tradurre i fattori
produttivi in prodotti (output).
• L’attività tecnica di svolgimento dei
processi di produzione
• La vendita, cioè il collocamento nei mercati
di sbocco degli output ottenuti
Quando
si parla di combinazione produttiva non si deve far riferimento a una logica
riduzionista del concetto di trasformazione, dove cioè il concetto è relativo a
una trasformazione fisica di un fattore produttivo. il concetto di produzione è
più ampio. Ci si riferisce anche a una trasformazione spazio-temporale dove
l’attività consiste nel trasformare i fattori produttivi in prodotti
disponibili ai consumatori. I mezzi monetari sono impiegati per l’acquisizione
di fattori produttivi specifici. I mezzi monetari quindi sono ceduti ai
fornitori di fattori produttivi specifici in cambio della disponibilità di tali
fattori. Il fattore della produzione generico”denaro” è pertanto investito nei
mercati di approvvigionamento per donare l’azienda di una serie di fattori
specifici e funzionali alla creazione di prodotti e/o servizi. Al termine dello
svolgimento della combinazione produttiva i prodotti o servizi sono ceduti ai
clienti di sbocco e pertanto per l’azienda rappresentano un disinvestimento di
risorse impiegate. La cessione dei beni prodotti rappresenta,sempre per
l’azienda,il mezzo tramite il quale avviene il rientro dei mezzi monetari in
precedenza investiti per l’acquisizione dei fattori di produzione. Quindi, in
prima sintesi, il circuito di produzione mette in contatto un’azienda con 2
mercati differenti:
• Il mercato dei fattori produttivi
• Il mercato di vendita
Con
il primo, o meglio con i soggetti che operano nel primo,sono attivate le
operazioni di scambio che portano all’acquisizione di fattori di cambio della
cessione di mezzi monetari, mentre con i soggetti che operano ne secondo vi è la
vendita di prodotti o servizi alla cui cessione corrisponde un’acquisizione di
mezzi monetari. Le attività che caratterizzano il circuito della produzione sono
osservate secondo una linea di confine tra i 2 aspetti della gestione:
• Aspetto numerario: collegato alle variazioni
di denaro certe o di valori assimilabili che si sostituiscono pro tempore al
denaro
• Aspetto economico: collegato alla formazione
della ricchezza aziendale a seguito dell’acquisizione dei fattori produttivi e
della cessione dei prodotti e servizi
Tali
variazioni numerarie misurano il valore dei fattori produttivi
acquisiti (costi). Il circuito della produzione è quindi collegato alla
formazione dei costi e dei ricavi. I primi sono misurati dal denaro che esce a
fronte dell’acquisizione dei fattori che entrano ne processo produttivo, mentre
i secondi sono misurati dal denaro che entra (o che entrerà) in azienda a fronte
dei beni e dei servizi che sono ceduti al mercato. I costi e i ricavi sono le
componenti elementari per misurare in modo analitico il modificarsi della
ricchezza aziendale. La distinzione dell’aspetto economico è allora importante
in quanto per la determinazione della ricchezza generata dalle attività
imprenditoriali di una società (risultato economico) si confronta il valore dei
beni che sono stati utilizzati nei processi (costi) con il valore dei beni e dei
servizi ceduti (ricavi).
Il
circuito dei finanziamenti
Se
l’attività principale dell’azienda è lo svolgimento delle proprie attività di
produzione allo scopo di soddisfare le esigenze dei clienti, l’azienda richiede
risorse finanziarie (fattori produttivi generici) per investire
nell’acquisizione di fattori produttivi specifici. Di conseguenza, l’azienda è
strutturalmente coinvolta in una serie di attività finalizzate al recupero
delle risorse finanziarie necessarie allo svolgimento delle proprie attività
imprenditoriali. Può anche accadere che nel corso dello svolgimento della
propria attività l’azienda abbia a disposizione, pro tempore, delle risorse
finanziarie in eccesso rispetto alle proprie necessità e quindi potrebbe
valutare l’opportunità di cedere, pro tempore, tali risorse ad altri operatori
economici. Dal circuito dei finanziamenti
passivi (nel caso si debbano recuperare risorse finanziarie) o attivi (nel caso le risorse
finanziarie siano cedute). Il circuito dei finanziamenti passivi a sua volta è
articolato in un circuito del capitale
di proprietà è un circuito dei
finanziamenti di terzi. Il primo è alimentato dalle operazioni necessarie a
recuperare risorse finanziarie tramite apporti da parte dei soci (capitale
proprio) e il secondo con l’accensione di debiti con altri soggetti (mezzi
terzi).
Per
motivi di chiarezza analizziamo separatamente il circuito dei finanziamenti
passivi (recupero di risorse finanziarie) e attivi (impiego di risorse
finanziarie) evidenziando le classi di valori coinvolte nello scambio.
Le
operazioni del circuito dei finanziamenti passivi collegati al capitale di
proprietà possono essere osservate secondo una duplice prospettiva:
• Aspetto numerario:legato alle entrate e
alle uscite di mezzi monetari
• Aspetto economico:rappresentato dalla
modifica del capitale di proprietà,cioè la variazione di ricchezza conferita
dai soci e che gli stessi soci hanno deciso di vincolare nell’azienda
Allo
stesso modo per il circuito dei finanziamenti passivi collegati al capitale di
prestito è possibile osservare le operazioni secondo questa duplice
prospettiva:
• Aspetto numerario: legato alle entrate e
alle uscite di mezzi monetari
• Aspetto economico: rappresentato
dall’accensione e dall’estinzione dei debiti di finanziamento
Per
il circuito dei finanziamenti attivi collegati agli impieghi di risorse
finanziarie è possibile osservare le operazioni secondo questa duplice
prospettiva:
• Aspetto numerario: legato alle entrate e
alle uscite di mezzi monetari
• Aspetto economico: rappresentato dalla
concessione e restituzione di crediti di finanziamento
analizzando
con maggior attenzione le dinamiche collegate all’acquisizione e cessione di
finanziamenti, si deve considerare che il soggetto debitore sostiene
oneri (interessi passivi) per la disponibilità pro tempore di un ammontare di
risorse monetarie non di proprietà.Tali oneri aumentano l’importo di denaro
necessario per l’estinzione di debito. Simmetricamente chi concede un
finanziamento consegue dei provenienti (provenienti finanziari) per aver ceduto
pro tempore questa disponibilità di denaro. Quindi emerge una differenza tra
l’ammontare del finanziamento preso a prestito e quello
restituito, o simmetricamente, tra quello concesso e quello restituito. Solamente
la differenza tra il concesso e il restituito rappresenta una variazione della
ricchezza aziendale. Dall’aspetto finanziario deriva invece quello economico
connesso alla formazione del capitale di proprietà, per effetto della
capitalizzazione garantita dai soci ma anche per effetto delle operazioni di
gestione che misurano costi e ricavi di natura finanziaria. Si procede pertanto
a isolare:
• Il settore finanziario che accoglie sia
l’aspetto monetario(numerario) della gestione sia i crediti e i debiti di
finanziamento
• Il settore economico che accoglie i valori
i quali contribuiscono alla formazione della ricchezza aziendale,della dinamica
del capitale di proprietà agli oneri e proventi finanziari misurati dalla
differenza tra l’importo erogato del finanziamento e quanto restituito
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