Il termine “pedagogia dello sport” è utilizzato in Germania
a partire dagli anni ’70 per indicare il sapere che si occupa dei problemi
educativi dell’attività motoria e sportiva; il primo ad usare questo termine è Ommo Grupe.
Il termine ha tuttavia un’origine più antica, utilizzato già
da Pierre de Coubertin, in Pedagogie
sportive, trattando l’alto valore sociale e morale dell’esercizio fisico.
Il termine educazione
fisica appariva troppo legato alle pedagogie dei regimi totalitari, il
termine “pedagogia dello sport” aveva il compito di rompere con il concetto tradizionale
di educazione fisica; un nuovo modello epistemologico e culturale che dava
rilevanza all’approfondimento delle conoscenze, alla formazione di competenze
specifiche.
Il termine PDS può essere interpretato come la continuazione
di una tradizione pedagogica risalente al XVII ed al XVIII secolo, che vede
l’interesse di alcuni dei più importanti filosofi del tempo: Locke, Rousseau,
Basedow, Pestalozzi. I loro pensieri influenzeranno il pensiero di molti
educatori del XIX secolo, i quali daranno vita ad alcune delle più importanti
scuole nazionali: inglese, tedesca, francese, svedese ed italiana.
PDS ha rimandato sempre ad una dimensione
essenzialmente pratica del corpo. PDS
paragonato a “educazione fisica” presenta il vantaggio di esprimere due
concetti supplementari: una duplice prospettiva che valorizza e incrementa non
solo l’azione pratica educativa, ma anche una riflessione teorica su di essa;
il distacco netto dalle pratiche e dai concetti applicati all’educazione fisica
del passato.
Sport ha una
derivazione latina (da deportare) e
romanza (dal francese antico desport).
È importante capire il rapporto tra educazione fisica e PDS, si possono
identificare cinque punti di vista.
1.
sport ed educazione fisica rappresentano due
fenomeni completamente separati.
2.
Sport ed educazione fisica si identificano.
3.
Sport ed educazione fisica rappresentano due
fenomeni distinti
4.
Lo sport è un fenomeno più vasto dell’educazione
fisica
5.
L’educazione fisica contiene lo sport.
La prima posizione sembra oggi del tutto superata, la
seconda si identifica spesso con quella dei giovani che hanno poco conosciuto
il valore educativo dell’educazione fisica. La terza era la più in voga negli
anni ’70; la quarta è tipica della società moderna. La quinta sembra una
posizione tipica dell’insegnante di educazione fisica tradizionale.
Mancano attualmente ricerche, sia in ambito italiano che
europeo, sulla diffusione e sull’assunzione di questi punti di vista della
popolazione. Bisogna chiarire a se stessi quale posizione assumere rispetto a
questi punti, ciò rappresenta il primo passo per prendere coscienza dei
significati personali che ciascuno assegna allo sport ed all’educazione fisica.
Quando si parla di PDS si assume come punto di vista la seconda posizione.
Il concetto di sport presenta due innegabili vantaggi:
rappresenta un termine polisemico nel lessico internazionale; racchiude in se i
3 concetti fondamentali di corpo,
movimento e gioco.
L’educazione fisica è una forma dell’educazione umana
realizzata attraverso corpo e movimento, al quale si associa la lucidità per
raggiungere i fini educativi che si propone. Partendo dall’idea che la
pedagogia è innanzitutto teoria e pratica dell’educazione, l’espressione PDS
può essere sciolta come scienza teorica e pratica dell’educazione motoria e
sportiva. La PDS ricolloca l’uomo al centro del processo educativo in quanto
essere corporeo che apprende giocando e compiendo azioni motorie. La pedagogia
dello sport apre possibilità nuove alla formazione umana, all’apprendimento
critico ed all’allenamento delle abilità specifiche. Permette di valorizzare il
corpo, si parla di un corpo vissuto nel
quale convivono in perfetta armonia sia la dimensione biologica sia quella
culturale, che acquista il suo senso più alto nell’attività motoria e nello
sport. Essa è una scienza che intende aiutare la persona umana a sviluppare le
proprie risorse e capacità nei vari contesti sportivi. La pedagogia dello sport
si configura come una scienza educativa
dell’azione motoria.
Dunque la PDS è una pedagogia applicata e specialistica,
derivata da una scienza madre, che si occupa delle possibilità di azioni
intenzionali e non, dei valori, dei limiti dell’educazione attraverso lo sport
nei vari contesti. Il problema maggiore di questa pedagogia sta nelle
definizione dell’oggetto che vuole indagare.
Lo sport è un fenomeno complesso, mutevole e talvolta
evanescente. Questa mancanza di definizione formale impedisce l’individuazione
di prospettive chiare di interpretazione pedagogica. Uno dei compiti
fondamentali della pedagogia dello sport è quello di stabilire le basi teoriche
che definiscono la pratica educativa della attività motorie e sportive. Mira a
sviluppare conoscenze che responsabilizzino l’uomo nella pratica dello sport e
dell’attività motoria. La PDS studia lo sport nei vari contesti dell’educazione
e si occupa di ciò che fanno, dovrebbero fare i principali agenti educativi per
favorire l’educazione motoria e sportiva (pedagogia sociale dello sport).
Acquista notevole rilevanza l’aspetto teorico dell’educazione dello sport. La PDS si sviluppa oggi su almeno 3 piani:
1.
studio e creazione di nuovi significati
educativi;
2.
di ricerca orientato empiricamente sulla partica
pedagogica;
3.
di discussione e di avviamento allo sport.
La PDS si configura come una scienza che si occupa dei
valori, dei problemi morali e dell’educazione dello sport in relazione ai
condizionamenti economici e culturali legati ai processi di globalizzazione in
atto sul pianeta. È una scienza critica dell’emancipazione dell’uomo che si
realizza o deve realizzarsi attraverso lo sport praticato nella società
contemporanea.
La PDS partecipa
contemporaneamente sia allo statuto epistemologico delle scienze dell’educazione,
sia a quello delle scienze dello sport. Oggi questa punta ad essere
riconosciuta come delle scienze dell’educazione. Auspica per se stessa maggiore
dignità e un riconoscimento scientifico e un posto più rilevante nell’ambito
delle scienze dello sport; attualmente ha questo spazio nelle scienze dello
sport riconosciuto a livello internazionale. Si è sempre collocata tra i campi
teorici dello sport (come la medicina dello sport, o la filosofia dello sport);
a queste scienze “classiche” se ne sono aggiunte altre con il tempo, come
l’economia dello sport o il menagement, o anche il diritto sportivo, la scienza
politica dello sport e la tecnica dello sport.
Le scienze dello sport, come le scienze dell’educazione,
sono espressione di una pluralità, diversità e complessità di prospettive ed
approcci, di problematiche e temi, di concetti e conoscenze. Esse rappresentano
un insieme di scienze che si occupano sotto punti di vita diversi di uno stesso
argomento, lo sport, inteso nel senso ampio che gli è stato attribuito.
La PDS, attraverso gli apporti provenienti dalle altre
scienze dello sport, analizza, interpreta e comprende le differenti forme dello
sport alla luce pedagogica. Riflette sul senso dello sport come pratica di
formazione ed educazione; nel fungere da spazio di confluenza di saperi
pedagogici; nell’unificare tendenze centrifughe delle scienze dello sport; nel
fornire un’immagine critica dei problemi che sport e attività motoria
prospettano nell’attuale società; nel veicolare l’etica nelle scienze dello
sport. Etica che è il fondamento principale delle scienze dello sport. La PDS
ha una funzione sull’attività motoria e sullo sport di linea guida e di
vigilanza critica, che la pongono come un
osservatore etico. La PDS si pone come scienza
omnicomprensiva e generale, che studia l’uomo in quanto educando e lo sport
in quanto strumento di educazione.
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